Genitore single | 10 consigli per un’estate indimenticabile

Genitori single: 10 idee per le ferie

Sei un genitore single? Una delle cose più difficili da fare quando ci si separa è dover rinunciare alle tanto amate vacanza “in famiglia”.

La prima estate senza l’ex può sembrare davvero complicata ma con la giusta organizzazione e un pizzico di creatività si potrà tornare a godere al meglio delle ferie.

Ecco come passare giornate al top:

1. Rilassati

Ovunque tu sia potrai semplicemente decidere di non fare nulla e di godere della compagnia dei tuoi figli dedicando loro il tempo e le attenzioni che la routine e la pressione del lavoro ti sottraggono.

2. Trova una piscina all’aperto

Sono tantissime le piscine comunicali con un angolo di verde e per di più all’aperto.

Cerca on line la più vicina a casa tua per scoprire che con pochi euro potrai beneficiare di un enorme quantità di benessere e perché no, mettere in moto il tuo fisico.

Porta un ascigamano e la crema solare e il gioco è fatto!

3. Organizza una gita fuori porta

Tutti hanno  un amico separato o un’amica divorziata.

Offri loro di occuparti dei figli nel caso in cui debbano lavorare.

Mentre sei in ferie aiutare una persona cara con le tue stesse esigenze e offrire nuovi spunti di frequentazione è una preziosa occasione da cogliere al volo.

Organizza una gita fuori porta, prepara dei panini e conserva il bonus per la prima occorrenza utile.

Capiterà sicuramente anche a te di avere un impegno importante e non sapere come fare per la custodia

4. Leggi ad alta voce

Hai mai pensato a quanto possa far piacere ai bambini leggere un libro di avventure in compagnia dei genitori ?

Beh è arrivato il momento di fare un test.

Normalmente si è troppo stanchi la sera, dopo il lavoro, con la TV sempre accesa e a volume alto.

Ora hai a disposizione tutto il tempo che vuoi per iniziare un nuovo episodio del Signore degli Anelli.

Scoprirai la felicità nel condividere il percorso in tua compagnia.

Hai finito di leggere il libro? Nessun problema hai ancora il tempo di scaricare l’episodio sul tablet e di guardarlo comodamente sul divano di casa tua.

6. Prova il “Free Camping”

I ragazzi nonostante l’omnipresenza del digitale sono molto sensibili al mondo esterno e alla natura.

Spesso nulla li entusiasma di più che trascorrere alcune notti in tenda in maniera totalmente libera.

Cerca una zona sicura e procurati una tenda che si monti velocemente.

Organizza il tutto in sicurezza magari consultando alcuni preziosi consigli che potrai cercare in rete

E’ uno dei passatempo preferiti di Peppa Pig ! Perché moi non dovresti essere in gradi di divertirti anche tu?

Rispetta le regole e non prendere rischi, non è necessario andare dall’altra parte del mondo.

7. Osserva le stelle

Un genitore single si sa fa fatica a sognare. Cerca un libro sulle costellazioni o fai una rapida ricerca online.

Poco prima di andare a dormire, prendi una coperta e dirigiti verso la periferia della città. Se hai un giardino esci e sdraiati comodamente assieme ai tuoi figli.

Nulla è così memorabile come guardare il cielo alla ricerca del Grande Carro o della Stella Polare.

Anche Il cloud watching durante il giorno può essere altrettanto divertente!

8. Cena al sacco nel parco giochi preferito

Prepara coi tuoi figli alcuni tramezzini, prendi l’acqua e delle bibite e salta in bicicletta.

Il parco giochi preferito dei tuoi marmocchi ti aspetta e, verso sera, quando l’aria si raffresca, i tanti amichetti della zona sicuramente faranno capolino.

Se rimani fino all’oscurità, avrai conquistato per sempre il loro cuore

9. Scambio di case

Proponi  un cambio di casa a un altro genitore single nella tua stessa città o che abita altrove.

Conosci qualcuno che abiti a poche ore di distanza da casa tua? Magari vicino al mare o in montagna ? Sai che un tuo amico separato è da molto tempo vuole visitare la tua città? Proponi uno scambio di case

Se non conosci nessuno potrai rivolgerti a Facebook o a uno dei tanti gruppi  on line utili a socializzare. In particolare se sei un Papà la community più importante alla quale rivolgersi è certamente Superpapà.

Entra nel gruppo e proponi lo scambio a uno degli oltre 330.000 aderenti che quotidianamente si confrontano su problemi comuni legati alla famiglia, lavoro, tempo libero, separazione e molto altro.

Non sarà difficile trovare qualcuno che ha le tue stesse esigenze e che da tanto tempo vuole visitare con la sua famiglia la città in cui vivi.

10. Gioca insieme a loro

È probabile che l’atmosfera in casa nell’ultimo periodo sia stata tesa specie se sei da poco un genitore single.

Ricorda che nulla solleva di più lo spirito come il suono delle risate dei bambini.

Prepara dei gavettoni, illumina la notte con una torcia elettrica e usala a mo’ di spada come se fossi in un episodio di Guerre Stellari.

Scatta le foto dei momenti più divertenti e dell’allegria e non dimenticare di condividire la felicità dei tuoi figli con l’ex.

Sfrutta l’Album di 2houses e il Diario: Immagini, foto, citazioni e pensieri immediatamente condivise con l’altro genitore e coi nonni o solo con chi vuoi tu

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Scoprirai che con un po’ di fantasia non sarà difficile passare un’ estate indimenticabile anche ora che sei un genitore single.

Alfonso Negri - bloggerMi chiamo Alfonso Negri e sono il Papà di Camilla. Dopo la laurea in Legge e la pratica legale ho scelto la strada delle relazioni istituzionali, degli eventi e del marketing. Nella vita mi occupo di Sales e B2B per un’azienda Italiana. Per passione ho contribuito a portare nella nostra nazione la piattaforma per genitori separati www.2houses.com che mi piace definire il “catalizzatore di bigenitorialità”

Sono Brand Ambassador di SuperPapà www.superpapa.it la prima e più importante community italiana che parla di paternità in rete.

Con U.Di.RE www.udire.org, Uomini e donne in rete contro la violenza, primo Centro Antiviolenza In Genere in Italia, mi interesso di tematiche legate alle PERSONE vittime di ingiustizie, violenze e maltrattamenti.

Genitori separati: 3 consigli se l’ex non rispetta gli accordi

consigli per genitori separati

Hai cercato di essere ragionevole con l’ex ma continua un atteggiamento di mancato rispetto delle condizioni di separazione?

Se in sede di omologa avete entrambi sottoscritto un regime di visita, si tratta ora di rispettarlo.

Allo stesso modo se è intervenuto il Tribunale molte questioni sono state regolate.

Se tuttavia nonostante innumerevoli tentativi ti ritrovi ad avere a che fare con un ex con problemi caratteriali o di dipendenza potrai provare come segue:

1) Cerca  un confronto stragiudiziale

Se possibile affronta i problemi al di fuori del Tribunale.

Come prima cosa chiedi al tuo Avvocato di scrivere all’altro genitore.

Prepara col suo aiuto una lettera che spieghi perché pensi che non rispetti gli accordi presi.

Un approccio volto al chiarimento ti aiuterà a risparmiare tempo, denaro e energie mentali.

Spesso la ricerca di una via pacifica viene interpretata dall’altra parte come segno di debolezza.

La fermezza ti aiuterà a prevenire future violazioni.

2) Documenta qualsiasi evento

Tieni traccia di tutto ciò che accade.

Utilizza un calendario e prendi nota di quando sei coi figli e di quando loro sono con il tuo ex partner.

Appunta ogni variazione della frequentazione rispetto al calendario concordato o imposto dal Giudice.

Tieni traccia di ogni dettaglio, delle comunicazioni che intercorrono e prendi nota di quello che dicono i figli o di eventuali anomalie riscontrate.

3) Hai provato inutilmente senza risultato

Se hai cercato di essere ragionevole ma permane un atteggiamento di rifiuto generale è probabile che non si possa fare affidamento sulla collaborazione dell’altro.

Sarà necessario agire senza troppe remore e rivolgersi al  al Tribunale.

Considera il giudizio quale soluzione ultima cui affidarsi dopo aver fatto molteplici tentativi di pacificazione.

 

Aprire una causa è un’attività lunga e onerosa.

Sarà utile agire quando l’atteggiamento di rifiuto é ripetuto.

La documentazione accumulata ti aiuterà.

In conclusione cerca di confrontarti per chiarire dubbi e incomprensioni prima di entrare in una lite.

Ci sono molti strumenti che possono essere utilizzati dai genitori per comunicare tra loro.

2houses.com é uno di questi!

grazie alla piattaforma 2houses avrai costantemente a disposizione il calendario, le richieste di cambio, le spese effettuate e molto altro.

Il tutto é consultabile 24 ore su 24 da App o sul sito web in un semplice click .

2houses è catalizzatore di cogenitorialità per una comunicazione stress free!

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7 consigli per affrontare una separazione

separazione? come affrontarla

Una  separazione non é mai un evento piacevole Ricorda che la tua vita presto tornerà a scorrere.

Inizia il tuo viaggio in maniera positiva, ritornerai presto a vivere al meglio!

Una separazione, un divorzio innescano una serie di emozioni negative: rabbia, amarezza, risentimento, confusione, tristezza.

L’insieme di queste emozioni è esattamente ciò che rende difficile  andare avanti e affrontare la questione in maniera costruttiva. Per continuare a vivere in modo significativo occorre lavorare su se stessi.

Falla finita di pensare all’ ex!

Smettila di focalizzarti su quello che ti è capitato e prova, adesso che sei nuovamente single, a ragionare seriamente sui tuoi obiettivi e desideri.

Può essere molto difficile e scomodo farlo ma un atteggiamento positivo e di apertura ti darà la forza per andare avanti.

Il processo può essere lungo e, devi sapere, che generalmente consta di una serie di “passaggi”.

Ecco cosa puoi fare:

1 – Trova un modo per affrontare la rabbia

La cosa più importante da fare è lasciar sfumare la rabbia.

Aggrapparsi a sentimenti negativi ti impedirà di guardarti intorno e di ritrovare bellezza e allegria nella tua vita e in chi ti circonda.

Crogiolarsi nella rabbia e orientare il sentimento verso se stessi o verso l’ex può essere veramente dannoso, quindi smetti subito di farlo. Qualunque cosa sia accaduta in passato non può essere cancellata.

Rilassati! Trascorri del tempo di qualità con le persone che ami. Se necessario, rivolgiti a un terapeuta. Potrà aiutarti ad analizzare meglio le tue emozioni, la loro origine e a contrastarle.

2-  Datti tempo, servirà a sentirti meglio

L’elaborazione del “lutto” è una fase importante del processo.

Devi poter lasciar andare per ritrovare la tua vera forza interiore. Prenditi il giusto tempo per rielaborare le emozioni solo così potrai trovare la strada verso la “guarigione”.

Sii gentile con la tua persona, trattati bene e non forzare troppo i tempi del “cambiamento”.

Alcune persone possono trovare un nuovo amore sin da subito, per altri potrebbero volerci mesi o addirittura anni. Non esite una regola.

Il confronto con gli altri é il peggior errore che puoi fare in questo momento.

Ricorda che Il viaggio è tuo e appartiene solo a te.

Non c’é niente di male nell’ avere bisogno di più tempo per arrivare dove si desidera. Ciò che conta veramente è fare ogni giorno piccoli passi in avanti, e siprattutto farli consapevolmente.

3 – Confini chiari con l’ex

Col tempo inizierai a sentirti meglio e quindi ricomincerai ad acquisire  sicurezza.

In questa fase é importante avere un approccio “fermo” con l’ex Partner.

Definire confini chiari di comunicazione e interazione con l’altro é davvero importante.  La coppia non esiste più ma voi rimarrete sempre i genitori dei vostri figli.

Impegnati a rispettare il pensiero dell’altro e parallelamente rispetta i confini del nuovo rapporto.

Se necessiti di tempo per entrare nella nuova dinamica comunica le tue  necessità senza troppa ritrosia.

Visto che hai dei figli e non puoi fare a meno di parlare con l’ex potrai  fruire del supporto di una piattaforma digitale per genitori separati.

Se l’ex partner ha un carattere difficile e si innervosisce facilmente prova a condividere esclusivamente concetti chiari e legati alla gestione del day by day e all’organizzazione della vita dei figli.

Non impegnarti in questioni delicate che ti porterebbero verso il conflitto.

In particolare nessuna recriminazione, nessun commento sulle nuove modalità di vita dell’altro, su nuove relazioni.

4 – Costruisci la tua rete di supporto

Cerca l’aiuto e il confronto delle persone di cui ti fidi e circondati di gente positiva.

Comunica apertamente con loro e condividi con sincerità e senza troppi filtri le tue emozioni e gli eventi in cui incappi. Sarà facile sentirsi compresi e ricevere attenzione e supporto.

I parenti molto spesso possono rivelarsi un aiuto importante quindi apriti con loro nei momenti di difficoltà.

Se hai dei bambini pensa alle loro necessità! Rivolgiti ai tuoi figli con franchezza e ricorda che anche i più piccoli possono rivelarsi un grande supporto.

Concentrati sulla tua personalità e su chi vuoi essere ora che la coppia é “scoppiata”.

Matrimonio e divorzio possono far perdere il senso di se stessi! È tempo di riscoprire la tua individualità e quelle caratteristiche che ti rendono la persona speciale che sei oggi.

Anche una separazione può insegnare molto e aiutarti a scoprire i tuoi punti di forza. Se necessario prova a lavorare sull’autostima. Al momento potrebbe essere in frantumi, ma c’è sicuramente tanto per cui essere orgogliosi.

Che cosa ti piace di te? cosa vuoi realizzare in futuro? Cosa ti rende una persona buona, forte ed eccitante?

5 –  Impegna la tua vita

L’introspezione può essere positiva ma occorre darsi dei limiti se non si vuole restare ancorati al passato.

Ti potrà capitare di dover mettere a tacere i tuoi pensieri per non soccombere alla tristezza.

Riprendi in mano i tuoi hobbies, esci con gli amici, fai qualcosa che ti impegni e che dia un senso alle tue giornate.

Un corso di fotografia, una scuola di cucina, un nuovo allenamento possono essere soluzioni molto utili per impegnare la propria vita e tornare a fare le cose che desideravi da tempo.

Distraiti e impara a stare in solitudine coi tuoi figli.

6 – Circondarti di brave persone

Ritovarsi single dopo essere stati per lungo tempo parte di una coppia é una grande sfida.

È facile sentirsi soli e isolati all’inizio.

Ti potresti ritrovare a ricordare i bei tempi passati i momenti di tristezza non tarderaranno ad arrivare. Circondarsi di brave persone in queste ore sarà indispensabile per oltrepassare la crisi.

Ricordati che sei una persona meravigliosa che è completa anche senza un partner!

Quando accetterai veramente quest’idea  e inizierai a sentire la pace interiore sarai pronta a ritrovare l’amore.

7 – Sii indulgente

Per andare “oltre” potesti dover fare diversi tentativi e ti capiterà quasi certamente di incappare in qualche errore.

È umano fare errori.

Accetta di tornare indietro anche dopo aver fatto dei progressi.

Vogliti bene, la vita continua anche dopo una separazione e vedrai che presto tornerai ad essere felice.

Il cambiamento è dietro l’angolo!

La bigenitorialità ai tempi del Natale

Bigenitorialità piattaforma digitale

Le feste di Natale sono un periodo molto delicato per le famiglie separate, ma, con il giusto atteggiamento e con un po’ di impegno nel mettere da parte i conflitti genitoriali, si può riuscire a rendere queste giornate un momento piacevole per tutti.

Quando si è separati non è sempre facile gestire il periodo delle feste natalizie, soprattutto se il livello di conflitto è ancora molto alto. I genitori, a seconda del ruolo che andranno a ricoprire durante le feste, si potrebbero trovare ad affrontare momenti difficili in quanto il Natale è un amplificatore di emozioni, nel bene e nel male.

Vediamo insieme i possibili scenari in cui ci potremmo trovare.

Scenario 1: siamo il genitore che passerà il Natale con i figli

Quando siamo noi il genitore che passerà le vacanze con i figli, potremmo sperimentare una sorta di “ansia da prestazione” dovuta all’idea di dover far vivere ai nostri bambini giornate indimenticabili, magari anche per dimostrare loro che con noi si possono divertire di più che con l’ex coniuge.

Allo stesso tempo, potremmo trovarci anche a dover affrontare le emozioni negative dell’altro genitore. Queste emozioni spesso non vengono comprese coscientemente e si manifestano in aggressioni passive come, ad esempio, intralciare la gestione di tempi e spazi in cui dividersi i figli oppure opporsi alla meta scelta per le vacanze. La conseguenza è che anche noi potremmo sperimentare emozioni negative come rabbia e frustrazione e che questo stato d’animo possa rovinare le feste anche ai nostri figli.

Cosa possiamo fare per rendere migliore il Natale per i nostri figli 

Cerchiamo di accettare che le vacanze che abbiamo programmato con tanta passione potrebbero non coincidere con la realtà e che non stiamo competendo per l’amore dei nostri bambini perché loro ci ameranno ancora di più se non si sentiranno in condizione di dover scegliere qual è il “genitore migliore”. Proviamo, invece, a goderci le piccole cose di tutti i giorni, non facciamo troppi programmi, improvvisiamo! A volte le cose più belle succedono quando meno ce lo aspettiamo.

Proviamo ad allontanare lo stress dalle vacanze dei nostri figli, proviamo a non cadere nel solito schema conflittuale con l’altro genitore. Potrebbe essere molto difficile riuscirci, almeno le prime volte, ma i risultati arriveranno. Ricordiamoci che non possiamo cambiare le altre persone, ma se cambiamo le nostre reazioni, cambieranno anche quelle dell’altro. Lasciare andare le emozioni negative sarà un regalo per tutta la famiglia e i vostri figli ve ne saranno grati quando ricorderanno questi momenti.

 Scenario 2: siamo il genitore che passerà il Natale senza i figli 

Quando siamo il genitore che passerà le vacanze di Natale senza i figli, potremmo trovarci ad affrontare emozioni molto dolorose. Tra questi sentimenti, i più comuni sono solitudine e dolore che, se non vengono compresi, si possono trasformare rapidamente in rabbia. Spesso c’è anche una buona dose di invidia verso la felicità dell’altro genitore che “si sta divertendo mentre noi stiamo male”, ma questa emozione non viene quasi mai riconosciuta perché ci rende vulnerabili; la rabbia, invece, ci fa sentire vivi e pieni di energia, ci allontana dalle emozioni tristi. Potremmo manifestare questa rabbia cercando di mettere i bastoni tra le ruote all’altro genitore, magari potremmo provare a rovinargli le vacanze in modo che possa sentire il dolore che stiamo provando noi. 

Cosa possiamo fare per rendere migliore il Natale per i nostri figli 

Crescere, affrontare la verità e accettare le emozioni dolorose, sono i migliori regali che possiamo fare ai nostri figli. Scaricare la rabbia sull’altro genitore porta solo ad un circuito di dolore che si ripercuoterà su tutta la famiglia. La rabbia ci fa stare bene, ci distrae dalle vere emozioni che stiamo provando, proviamo a metterci in ascolto di noi stessi per capire cosa ci sta succedendo veramente. Ricordiamoci che le emozioni possono essere dolorose, ma non ci uccideranno.

Cerchiamo di andare incontro all’altro su orari e dettagli organizzativi, cechiamo di mettere da parte il nostro ego concentrandoci sulla soluzione migliore per rendere felici i nostri figli.

 Scenario ideale: passiamo il Natale con tutta la famiglia

I genitori dovrebbero avere lo stesso obiettivo: vedere i loro figli passare il periodo festivo con gioia e spensieratezza. La soluzione ideale per i bambini è quella di passare il Natale con entrambi i genitori che si impegnano a mettere da parte gli eventuali conflitti per godersi una giornata insieme a loro.

Invitare nonni e altri parenti di entrambe le parti è una bellissima idea che darà ai nostri figli ancora più gioia. Se i parenti non vanno d’accordo, bisognerà far capire loro l’importanza della collaborazione per il bene dei bambini.

Se gli ex coniugi hanno un buon rapporto, si possono invitare anche i nuovi compagni. È sottointeso che i nuovi partner siano già stati presentati ai figli e accettati da loro. Ricordiamoci sempre che l’obiettivo finale è la felicità dei nostri figli!

Cosa possiamo fare per rendere migliore il Natale per i nostri figli

Ci sono alcune regole da seguire affinché questa festa diventi un bel ricordo per tutti:

  1. Passare il Natale insieme deve essere una scelta condivisa da entrambi i genitori e non imposta da uno di essi. Quando c’è una forzatura è quasi certo che nasceranno tensioni che rovineranno la festa ai nostri figli.
  1. Evitare frecciatine, batture, sguardi minacciosi tra i genitori. I bambini sentono la tensione anche se si cerca in tutti i modi di mascherarla. Meglio essere sinceramente felici, almeno per questo giorno, in modo da costruire un bel ricordo per tutta la famiglia.
  2. Accordarsi sui regali in modo che quelli di un genitore non sembrino più belli di quelli dell’altro. Sarebbe ancora meglio consegnare i regali insieme in modo da trasmettere il messaggio che i genitori sono sempre i genitori e possono collaborare nel nome dell’amore per i propri figli.

I bambini hanno bisogno di un terreno solido sotto piedi e questo è possibile solo quando si sentono sicuri e amati.  Se i genitori sono in conflitto, non stanno costruendo una base sicura per i propri figli. Il conflitto tra i genitori fa sentire i bambini insicuri e li spinge ad iper-responsabilizzarsi con lo scopo di ristabilire la pace in famiglia invece che concentrarsi sul gioco e sulla leggerezza che dovrebbero avere in questa fase della vita.

Proviamo a metterci nei panni dei nostri figli, concentriamoci sull’amore incondizionato che sentiamo per loro, e facciamo tutto ciò che è in nostro potere per creare le situazioni ideali per vivere delle feste piene di gioia.

Buon Natale!

Dott.ssa Sarah Pederboni

Psicologa Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

www.psicoterapia-torino.com

 

 

 

Le spese non concordate in caso di separazione

tips for divorcing parents - 2houses

Le spese non concordate per i figli in caso di separazione e divorzio sono da sempre l’argomento principe di discussione tra genitori separati.

Spese concordate, non concordate,  il dentista e tante altre spese possono diventare argomento di grande discussione Come affrontare la questione senza arrivare direttamente allo scontro?

Negli anni i vari Tribunali hanno dato vita a protocolli d’intesa tra magistrati e avvocati dove vanno a confluire le casistiche più comuni anche realtivamente alla gestione vera e propria del Processo in materia di Diritto di Famiglia.

In teoria, l’adesione al Protocollo dovrebbe poter snellire il lavoro del Tribunale oltre che rendere conoscibile e noto a chi ne ha necessità il modus operandi quando ci si trova innanzi alla questione.

I “protocolli” sono facilmente rintracciabili on line ma abbiamo pensato di riunirli in un unico post per rendere fluida la consultazione a tutti coloro che ne hanno interesse e soprattutto ai genitori separati.

Ci auguriamo di poter aggiornare questa pagina mano a mano che arriveranno nuove convenzioni  anche se secondo noi sarebbe utile una maggiore coerenza e coordinazione a livello nazionale.

La grande novità di questi ultimi mesi è l’ingresso nelle aule dei Tribunali dell’ delle app per genitori separati e di altri strumenti digitali in grado di attenuare, se non propriamente di ridurre il conflitto.

Nessun protocollo ad oggi ne tratta espressamente ma siamo certi che questo accadrà presto visto che le separazioni che recepiscono 2houses o altre piattaforme come la nostra argomento di grande attualità.

per scaricare i documenti in elenco basta farci click sopra:

Protocollo spese figli Torino

Protocollo_Asti_separazioni

decisamente da non perdere! :  Tribunale di Brindisi Linee Guida Famiglia

Salerno Protocollo Separazione

Perugia_protocollo-per-il-processo-di-famiglia

per integrare potete mandarci le segnalazioni a: alfonso@2houses.com

 

 

Mamma e papà si separano: da dove arriva tutto questo dolore?

Mamma e papà si separano e l’evento ha un forte impatto su tutta la famiglia.

Anche se riguarda in prima battuta la coppia coniugale, la separazione ha inevitabilmente ricadute sull’intero sistema famigliare, in particolar modo sui figli i quali i si ritrovano a dover vivere la separazione.

Spesso i genitori mi chiedono se la separazione può causare conseguenze negative sui bambini.

In realtà, contrariamente a quello che si pensa, non è tanto il fatto che mamma e papà si separano a causare disagio e sofferenza a lungo termine quanto piuttosto tutto un corollario di comportamenti negativi che ne caratterizzano l’evento.

Ovviamente i bambini sperimentano sentimenti forti e contrastanti al momento della separazione. Queste emozioni, però, con il tempo, vengono elaborate.

La rabbia diminuisce, il senso di colpa tende a sfumare e le paure vengono meno.

I bambini, lentamente, metabolizzano la separazione di mamma e papà e comprendono che, anche se hanno deciso di lasciarsi, continueranno sempre  a fare i genitori. Il legame con loro, nonostante tutto, rimane immutato.

Le ricerche, invece, evidenziano dei dati interessanti. Le conseguenze negative dovute al fatto che mamma e papà si separano non sono legate all’evento in sé.

Sono situazioni collaterali che esacerbano sentimenti di rabbia, tristezza e senso di colpa a causare sofferenza nei bimbi, portandoli a sviluppare disagi più o meno complessi.

Soprattutto se molto intense e protratte nel tempo, queste situazioni rischiano di ostacolare l’elaborazione della separazione di mamma e papà.

In primis, ciò che causa sofferenza è il conflitto. Prima e dopo la separazione, ciò che fa più male ai bambini è vivere il conflitto tra i loro genitori.

Spesso, anche se si cerca di non litigare davanti ai bimbi, il clima ostile fatto di silenzi e di piccole e grandi ripicche viene respirato dai bambini. Per rispondere a questo clima fatto di rancore e odio, i piccoli spesso sviluppano comportamenti sintomatici, sia di tipo internalizzato che esternalizzato.

I bimbi, infatti, possono chiudersi in sé stessi, sviluppare sentimenti di angoscia e ansia. Altre volte, invece, possono manifestare comportamenti agitati e dirompenti.

Possono esserci regressioni, come ad esempio tornare a fare la pipì a letto. Molte volte, invece, possono presentarsi dolori fisici, come mal di pancia e mal di testa.

È importante ricordare che non sono solo le grandi litigate a far male ai bambini, ma anche i giochi subdoli di potere che mirano a distruggere il coniuge.

Nel conflitto, i bambini vengono spesso strumentalizzati. Vengono coinvolti nelle discussioni e tirati in mezzo per ferire l’altro genitore.

I bambini vengono, così, messi al centro del conflitto. I piccoli vengono usati come arma e come scudo, a seconda delle occasioni e difficilmente si tende a comunicare come si dovrebbe.

Temi come l’educazione, le spese e le incombenze quotidiane nella vita dei figli diventano occasione per farsi la guerra anziché un momento di  condivisione importante per loro, uniche vittime, di un combattimento  spesso senza esclusione di colpi

Alcune volte, non poi così rare, un genitore può addirittura ostacolare in tutti i modi l’altro genitore impedendogli, più o meno esplicitamente, di vedere il bambino. In questo caso l’altro genitore viene escluso dalla vita del figlio.

È importante stare attenti al fatto che le situazioni conflittuali NON si presentano esclusivamente a fronte di una separazione.

A volte, infatti, può capitare che la coppia non si separi, ma che le dinamiche presenti siano molto complesse. In questo caso, anche se la famiglia continua a vivere sotto lo stesso tetto, i bambini sperimentano una scissione, trovandosi in mezzo ad una vera e propria guerra.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
www.annabellsarpato.com

Separazione e divorzio ai tempi del web. Cosa cambia?

Separazione e divorzio ai tempi del web sono oggetto di sempre  maggiore interesse da parte delle community digitali di pari passo con la crescente informatizzazione cui le relazioni interpersonali stanno andando incontro.

Chat, Social Network e App stanno cambiando il modo con il quale si comunica, si condivide, in buona sostanza ci si relaziona, anche in Famiglia.

I rapporti tra persone e le relazioni famigliari subiscono l’influsso della tecnologia e si guarda con maggiore insistenza verso piattaforme e strumenti digitali utili a valorizzare la qualità dei legami.

2houses.com crede profondamente nella rivoluzione in corso e già nel 2015 sceglie di tradurre app e sito, forte anche dell’esperienza di Usa e Canada.

A distanza di quasi 2 anni la nostra convinzione ne esce rafforzata perché nel frattempo sono numerosi a offrire sul web servizi per genitori separati nonostante il cambiamento culturale e normativo stenti ad evolversi con la stessa velocità di quanto accade alla società.

Separazione e divorzio sono temi hot sul web: si passa dal Social Network per genitori separati www.gengle.it a siti web di Coaching e Formazione dove si divulgano strategie di vita per padri; Blog, pagine Facebook e vademecum digitali raccontano e scandagliano la vita delle famiglie separate italiane.

Nuove questioni etiche e giuridiche in materia di privacy e non solo sorgono in concomitanza con l’evoluzione del fenomeno. Si pensi alle foto dei bambini sui social o all’opportunità di una narrazione, corredata da tanto di screenshot, di una discussione fatta in chat con l’ex e pubblicata in un qualche gruppo per genitori separati su Facebook.

 Come guardano gli operatori del settore a quanto sta accadendo? Cosa ne pensano dello strumento digitale Avvocati, Mediatori, Servizi Sociali, Educatori e tutti coloro che sono coinvolti a livello professionale?

 Nessuno dispone di dati precisi vista la vivacità degli eventi anche se, dall’attenzione dei media, dalle richieste d’informazione e dalle domande di coinvolgimento che arrivano corpose da ogni parte pare chiaro che qualcosa di poderoso si è messo in moto.

Contestualmente la comunità digitale avanza precise richiese di ammodernamento soprattutto, in materia di affido condiviso. Dal canto loro i Tribunali Italiani, con in testa Brindisi e Salerno, hanno in parte recepito le richieste del web dando il via a una riforma che è stata ampiamente discussa in rete.

Lo strumento digitale oggi certamente utile a sostenere battaglie di libertà secondo quali modalità viene fatto proprio quando entra nelle dinamiche famigliari? Cosa ne pensano gli esperti?  

Sono in molti a rispondere con diffidenza stigmatizzandone la valenza adducendo una non meglio precisata invasione di campo nella sfera delle relazioni interpersonali.

Mi è capitato di leggere in qualche post “che senso ha parlare coi figli tramite un app?” e ancora “due che divorziano perché mai dovrebbero parlarsi sul web visto che non lo fanno nemmeno nella realtà?”; me lo sono domandato spesso anche io!

A coloro che sono abituati a leggere un post in 30 secondi senza approfondire rivolgo un prezioso invito: non abbiate paura! addentratevi nell’idea e scoprirete che in ogni progetto digitale che si rispetti i contenuti e la soluzione ai problemi delle persone sono il vero carburante del successo.

 L’efficacia di un progetto digitale è facilmente misurabile: sono i numeri a certificare l’esistenza di una risposta concreta ai problemi delle persone; se i valori di utilità sono evidenti nell’idea e nella realizzazione della stessa non sarà difficile entrare in contatto con oltre 115.000 famiglie nel mondo così come è successo a 2houses.com

Accantonando temporanee considerazioni circa l’utilità di un app per genitori separati la domanda corretta da porsi è: quale valore ha organizzare il proprio tempo al meglio e comunicare con l’ex senza il coinvolgimento emotivo che caratterizza separazione e divorzio?

Un progetto digitale in tema di separazione e divorzio può essere di supporto agli addetti ai lavori?

Pensate solo a quante volte siete andati dal vostro Avvocato per parlare di divorzio e gli avete chiesto di intervenire attivamente nelle dinamiche di comunicazione della vostra ex coppia?

Le email che riceviamo ci dicono che sono sempre di più quelli che guardano alla nostra piattaforma come ad un serio strumento di comunicazione e organizzazione utile da inserire nella cassetta degli attrezzi del Professionista 4.0

Chi soffre, si sente solo, o semplicemente vuole mantenere un buon rapporto con l’altro genitore può oggi essere ben guidato proprio dal Suo consulente? sia esso Mediatore, Avvocato, Psicoterapeuta o Coach?

 E’ evidente come la questione generazionale si inserisca nel contesto in maniera a dir poco incisiva; i più giovani sono facilmente propensi ad approfondire mentre gli over 40 fanno più fatica.

Il governo inglese precursore della tematica ha affidato proprio al web la trattazione del tema separazione e divorzio mettendo on line il portale  www.sortingoutseparation.org.uk

Il sito, davvero ben fatto e completo, raccoglie un insieme d’informazioni utili a tutti coloro che intendono porre termine al proprio matrimonio o che siano già incappati in separazione e divorzio.

 Tutto quello che un genitore separato residente in UK deve sapere lo troverà ora on line! Il promotore del sito? la massima istituzione nazionale. Una novità anche questa non vi pare?

 Sulla piattaforma si parla di mediazione, gestione del conflitto, questioni legali, fiscali e di materia economica. Persino il tema del distacco dei nonni è trattato con grande semplicità e attenzione.

 In Italia chi è che si occupa di fare cultura e informazione? e con quale modalità? quanto lo strumento digitale può essere utile alle tante mamme e papà che si trovano a dover affrontare un evento complicato della propria vita come quello della separazione tra coniugi?

 Ora che anche le istituzioni hanno intuito l’utilità del digitale per approcciare al tema quanti ancora si ostineranno a non voler approfondire? La paura dell’ignoto e la volontà di mantenere diritti acquisiti continueranno ad opporsi allo tsunami digitale che sta modificando per sempre le nostre vite e relazioni?

 Sono molti i progetti in rete che si occupano di sociale, di aiuto alle famiglie, di supporto ai malati.

Quanti sono quelli che si occupano di relazioni in famiglia? Si parla molto di Famiglia Digitale  ma in pochi si sono accorti che la realtà è qui, ora, anche in Italia.

Un’ interessante lettura per chi è ancora poco convinto degli effetti definitivi nei rapporti in famiglia potrebbe derivare dall’approfondimento del testo “Social Family” utile per capire come affrontare i grandi cambiamenti in Famiglia !(Mario Giacomello, Rossella Dolce e Fiorenzo Pilla) .

Se viaggi hai imparato a usare Skype e WhatsApp in videochiamata per rimanere in contatto coi tuoi cari; a me capita di avere la fortuna di poter chiacchierare con mia figlia e di vederla e poterla sentire vicino anche quando non è con me.

Video, immagini, foto e un confronto costruttivo con l’ex aiutano un legame forte e vivo con i propri figli e sicuramente possono alimentare il senso di benessere generale anche in caso di separazione e divorzio.

Certo per avere accesso a questo tipo di tecnologia è necessario incontrare nell’altro genitore supporto e comunità d’intenti cosa che sappiamo bene è già venuta meno all’atto dello scioglimento della convivenza.

Ora un concetto cardine è da capire: la condivisione riguarda i figli e pertanto l’azione potrà essere supportata solo dall’assenza di rancore e di rivendicazioni reciproche di qualsiasi tipo da entrambe le parti..                             … ma questa è tutta un’altra storia

Alfonso Negri – 2houses Italia

 

 

Genitorialità Condivisa: 8 consigli per chi si separa

La genitorialità condivisa per essere sana e concretizzarsi in un affidamento condiviso reale deve essere stata ben progettata da entrambi i genitori i quali devono aver avuto modo di confrontarsi sulle problematiche reali della separazione e aver trovato il miglior accordo tra loro nell’interesse dei figli.

In particolare per andare incontro a una “rinascita” serena e evitare gravi ripercussioni sulla psiche, e a volte anche nel fisico dei nostri figli (si veda  Medicina 33 del 06.06.2017 ) gli esperti concordano circa la coesistenza di:

1 – Un buon progetto condiviso da entrambi i genitori:

Nella gran parte delle separazioni in Italia oggi si sente parlare di affidamento congiunto e spesso si è indotti a pensare che tale situazione sia il frutto di accordi non belligeranti presi con grande serenità tra ex e utili a favorire un progetto di sana bigenitorialità.

In realtà dietro a una “consensuale” sovente si nasconde la lunga trattativa fatta dai professionisti per evitare il peggio…

Stando così le cose, la capacità di pensare alla bigenitorialita viene spesso consacrata a mere esigenze pratiche atte a evitare una “giudiziale”. La successiva fase facilmente potrà essere causa di inutili sofferenze per il genitore più debole oltre che per i figli.

Ancora peggio nei casi di separazione giudiziale dove  la lite raggiunge alti livelli di aggressività e dove l’accordo finale inerente le regole da rispettare è dettato dal Giudice .

Un progetto genitoriale condiviso, la continuità psicofisica e la compresenza di entrambi i genitori sono fondamentali per tracciare la strada di una serenità futura. Il figlio deve essere in grado di sentirsi libero di dire “mi manca mamma” o “voglio chiamare papà”  e deve poterlo fare in qualsiasi momento!

a tal proposito si legga anche Comunicare senza litigare durante una separazione è possibile?

2 – la cooperazione intelligente tra ex

I genitori devono assicurarsi di essere sulla stessa lunghezza d’onda anche sul tema dell’istruzione. 

Sarebbe importante avere regole comuni o, quando queste non lo siano,  fare almeno in modo che le regole di mamma e di papà siano sempre molto chiare agli occhi dei loro figli.

Se le regole educative sono confermate da entrambi i genitori i risultati non tarderanno ad arrivare!

I genitori devono dimostrare grande intelligenza e condividere le informazioni.

Ideale ad esempio l’utilizzo di una piattaforma di gestione condivisa che permetta a entrambi di accedere a tutte le informazioni inerenti la vita  dei figli. 

Confrontatevi su scuola, incontri con gli insegnanti,  attività sportive e  amichetti ! i vostri figli vi ringrazieranno!

3 – La vicinanza geografica
La vicinanza è elemento di enorme valore per la riuscita del progetto!

Se vivete troppo lontani l’uno dall’altro sarà difficile per i vostri ragazzi seguire gli studi, frequentare i loro amichetti preferiti o semplicemente muoversi nel loro ambiente abituale. Inevitabilmente il vostro progetto di genitorialità condivisa finirà per naufragare

Fate di tutto per vivere vicini! Idealmente sarebbe perfetto lo stesso quartiere!

4 – Una stanza per i bambini

Se possibile regalate a vostro figlio la possibilità di avere di una stanza tutta sua in entrambe le case!

Se non si dispone dello spazio necessario sarà sufficiente  portare a casa i giochi che ama di più, pitturare con lui un’area di casa nella tonalità preferita o comunque ricreare assieme una zona di massimo confort.

I vostri ragazzzi torneranno sempre col sorriso a trovarvi ovunque viviate.

5 – L’attaccamento all’altro genitore

Regola fondamentale cui ogni genitore separato deve attenersi è quella di favorire gli incontri ed il rapporto con l’altro genitore.

Rispettate l’amore dei  figli per il loro padre o la loro madre anche se questi sono stati fonte di tanta sofferenza per voi…

Ne abbiamo già parlato; se ne volete sapere di più ecco il post: La bigenitorialità come funziona?

Per quanto concerne i tempi di frequentazione alcuni esperti consigliano di aspettare i 6 anni prima di intraprendere un percorso di affidamento con tempi condivisi al 50% anche se é sempre difficile generalizzare in quanto tutto dipende dal minore.

Di certo vi è che il bambino non deve essere separato dalla sua figura principale di attaccamento, padre o madre a seconda delle situazioni; se molto piccolo normalmente la figura primaria di attaccamento sarà la mamma.

6 – Flessibilità

Siate flessibili e sintonizzati sulle reali esigenze dei figli. Adattarsi alla situazione e alle loro richieste é sinonimo di grande equilibrio.

Voi siete gli adulti, non dimenticatevene mai! Al bando rigidità e rancore!

Siate disponibili a modulare il calendario in qualsiasi momento cercando con l’ex la soluzione più idonea al loro benessere.

7 – Ascoltiamoli!

Se sono abbastanza grandi da prendere le loro decisioni impariamo ad assecondarli.

Alcuni ragazzi preferiscono stare a casa di uno o dell’altro genitore con alternanza di 15 giorni; altri per un tempo minore; Intorno all’età di 9-10 anni alcuni giovanissimi hanno un maggiore bisogno della presenza paterna.

L’ascolto e il costastante confronto saranno di grande aiuto e favoriranno una crescita sana.

8 – Basta battaglie ideologiche

Avere la custodia di un figlio non dovrebbe mai essere considerato il punto di arrivo di una battaglia ideologica. Un sano affidamento congiunto prevede la compresenza di un padre e di una madre ma non è detto che tempi equipollenti corrispondeano sempre al vero interesse  dei figli!

Saranno loro a manifestarvi chiaramente la propria volontà a voi basterà ascoltare. Se necessario , fatevi da parte ...

In conclusione la genitorialità condivisa conviene a tutti e finalmente sono in molti oggi a pensarla cosi!

Sempre più mamme e papà sono oggi disposti a mettersi in gioco realmente tralasciando per quanto possibile  le discussioni e ponendo al centro il reale interesse dei figli di avere un padre e una madre presenti.

Comunicare senza litigare durante una separazione è possibile?

Ci stiamo separando. Il dialogo non esiste più. Abbiamo bisogno di un aiuto. Come comunicare e entrare in contatto con l’altro senza litigare? Come abbassare il tono del conflitto?
Come trovare accordi duraturi e condivisi?

Queste sono alcune delle domande che affliggono i genitori in procinto di separarsi. Infatti proprio quando comunicare diventa necessario, quando diventa fondamentale per gestire al meglio i cambiamenti, i genitori faticano a trovare una comunicazione appena sufficiente.

Perché se quando si sta insieme ci si divide senza regole e senza troppi problemi per svolgere il naturale compito di “gestire” i figli, quando invece si è separati occorre pianificare esattamente i ruoli e i compiti.

Quando una coppia decide di separarsi nella stragrande maggioranza dei casi azzera la comunicazione: scatta il rancore, la voglia di prevaricare sull’altro, che viene spesso visto come nemico.

L’unica gratificazione sembra quella di essere il “vero” vincitore rispetto all’altro, utilizzando e/o strumentalizzando nei casi più disperati i figli, dimenticando così il ruolo genitoriale.

La Mediazione Familiare in questo può essere una valida scelta.

Un percorso di Mediazione Familiare (8/10 incontri di un’ora) aiuta infatti a risolvere situazioni complesse; a confrontare i diversi punti di vista per cercare una soluzione alternativa al conflitto; accompagna la coppia nella delicata fase della separazione, tenendo conto dei propri bisogni ma soprattutto dei bisogni dei figli.

Chi è in procinto di separarsi ha bisogno di fare chiarezza, di essere ascoltato, di dar voce al proprio dolore, di esprimere la rabbia, le paure, i desideri e le proprie aspettative.

C’è bisogno di capire che cosa accadrà dopo e come comportarsi con i bambini.

La Mediazione Familiare dunque, è un percorso d’aiuto alla famiglia prima, durante e dopo la separazione.

Con l’aiuto del Mediatore Familiare i genitori lavorano per ristabilire la comunicazione, in un contesto strutturato e protetto, al fine di fronteggiare al meglio le riorganizzazioni rese necessarie dalla separazione, raggiungendo accordi duraturi su tutte le decisioni importanti, che riguardano non solo la relazione genitoriale, ma anche aspetti più prettamente materiali ed economici.

I temi trattati sono in linea orientativa: l’affidamento e l’educazione dei figli, i tempi e le modalità di frequentazione con l’altro genitore e con i nonni, la gestione del tempo libero, l’assegnazione della casa coniugale, l’assegno di mantenimento e la divisione dei beni.

Il Mediatore Familiare è un professionista che svolge un ruolo neutro in un contesto altrettanto neutro; invita i coniugi alla collaborazione ed offre loro un luogo e uno spazio in cui possono esprimere, attraverso il dialogo, i loro bisogni e le loro aspettative. I genitori prendendo così coscienza dell’importanza del coinvolgimento di entrambi come rispetto al benessere dei figli.

Nell’ottica di favorire la “buona comunicazione” sono molti attualmente gli strumenti digitali disponibili on line e utili allo scopo di supportare una Mediazione Famigliare.

In particolare un calendario condiviso, un social network famigliare a e una banca dati sempre attiva e disponibile 24 ore su 24 possono essere di estremo aiuto ad una comunicazione “mirata”. Oggi tali strumenti sono rinvenibili egevolmente nella piattaforma di 2houses.com. Il sistema tra l’altro, con l’autorizzazione di entrambi i genitori, permette al mediatore di analizzare le dinamiche di rapporto che intercorrono tra gli ex coniugi nella gestione dei figli e nell’organizzazione delle attività quotidiane offrendo così al professionista la possibilità di proporre delle soluzioni a eventuali incomprensioni o conflitti.

Quando iniziare un percorso di Mediazione?
E’ possibile intraprendere un percorso di Mediazione Familiare in qualsiasi momento. Chi lo fa subito, ancor prima di aver comunicato la decisione ai figli e chi invece arriva in mediazione dopo anni dal divorzio, semplicemente perché gli accordi imposti dai giudici faticano ad essere mantenuti.

La Mediazione Familiare non è terapia di coppia, si lavora invece, sulla comunicazione e sui bisogni di tutti i componenti della famiglia. anche per questo lo strumento di comunicazione “neutrale” e digitale offerto da 2houses.com si presenta come qualcosa di innovativo e utile alla valorizzazione della bigenitorialità.

Dopo tutto, due persone, soprattutto se hanno dei figli e/o interessi comuni, dovranno rimanere comunque legati, importante quindi mantenere rapporti pacifici e collaborativi per una vita più serena!

Dott.ssa Silvia Erbacci
FB: La Stanza delle Parole
Mediatrice Familiare AIMEF

Bigenitorialità: questa sconosciuta! pensieri di una mamma

Mi ricordo quando mi hanno chiesto cosa pensassi della bigenitorialità, la prima volta. Mi ricordo che ho alzato un sopracciglio, stupita, anche un po annoiata.

Non sapevo si chiamasse così la possibilità di amare, seguire attivamente e nel modo piu efficace e presente possibile la vita dei figli da entrambe le figure genitoriali.

Per me è una cosa ovvia, auspicabile e doverosa.

Per tutti…per i figli, in primis.

Per garantirgli la possibilita’ di godere e “subire” i genitori per il maggior tempo possibile. Perché, anche se tendiamo a non ricordarcelo abbiamo una grande responsabilità nell’educare quelli che saranno gli “uomini e le donne” di domani.

Quindi sorridevo, pensando che fosse una precisazione ovvia.

Mi sono dovuta ricredere.

Non è cosi ovvia.

Come tutte le cose che dovrebbero essere “ovvie” sono spesso oggetto di strumentalizzazione e oggetto di ripicca e di rivalsa nei confronti dell’altra parte.

Ci sono padri e madri che cercano di annientare l’altra figura genitoriale, chiedendo affidi esclusivi, impedendo le visite , scappando in altre città, solo per una propria rivalsa personale, perché pieni di livore e di frustazione.

I perché possono essere tanti: perché di quella persona si vuole il male, perché ci ha ferito, tradito , umiliato.

Perché si è rifatta una vita e questo invece a noi manca.

Perché ci scoccia da morire dare dei soldi a chi si reputa immeritevole di ricevere una parte di ciò che si guadagna a fatica.

Perché bisogna abbandonare l’idea che i soldi li tenga l’ex, ci faccia le crociere o si compri le borserte firmate …in realtà quei soldi servono per permettere ai figli una vita più dignitosa.

E allora da donna, da madre, mi sento di dire questo: non confondiamo quella che è la bigenitorialita, il diritto e il dovere di crescere i figli con amorevole presenza, coinvolgendoli nella nostra vita e sentendoci partecipi nella loro, con altro.

I figli non saranno felici se li strappi dal loro contesto dal quali sono sereni e accuditi per qualche centinaio di euro o per ripicca, per comodità o per frustazione.

Loro pagheranno per tutto questo; soprattutto quelli piu fragili, quelli a cui non vengono date risposte.

Anche perché non sempre si può.

Ma tutto questo non lo dico solo a voi…lo dico anche a me.

Per me che sarebbe troppo facile parlare male di un padre volutamente assente ma pieno di pretese; dal giudizio e dall’offesa facile consguenze di chiara frustazione.

Sarebbe troppo facile pensare che la bigenitorialita sia una gran buffonata, che poi chi si “smazza” i pargoli sono sempre gli stessi, che è un gran bel dire, ma che la realtà è ben altra cosa.

Troppo facile …ma non lo farò.

No, perché questo mi spinge a crederci ancora di più.

Cercate, cari papà, di essere quello che fanno la differenza.

Quelli che sanno che essere presenti nella quotidianità di un figlio; preoccupatevi di come si veste, se studia, accompagnatelo nelle attività sportive, alle feste di compleanno.

Bigenitorialità vuol anche dire svegliarsi di notte se fa la pipi’ a letto o se vomita, sorbirsi per una decina di volte  ( almeno) sempre lo stesso cartone animato che a lui/lei piace.

Non giudicate noi mamme se manifestiamo, anche noi, il desiderio di ritagliarci degli spazi, per vivere una vita sociale degna di essere vissuta

Non è semplice essere “ mamma a tempo pieno” da sole; non è sempre quella “ benedizione” che tutti ti professano e che tu vorresti scongiurare.

Bisogna capire che i figli vogliono presenze, anche se a volte le cacciano, che li indirizzino, che li ascoltino e non li giudichino.

E come si fa se non si perde occasione per criticare l’altro ed esporlo alla pubblica gogna?

Cercate di capire se è felice, se ha fiducia in se stesso e se si stima, cercate di esserci sempre!

Perché la loro serenità è il nostro risultato migliore e non è detto che non si possa raggiungere assieme, ognuno nell’assunzione delle proprie responsabilità e dei propri diritti.

I vostri figli vi ringraziernanno….