Quando mamma e papà si separano I il dolore dei figli

quando mamma e papà si separano

Mamma e papà si separano e l’evento ha un forte impatto su tutta la famiglia.

Anche se riguarda in prima battuta la coppia coniugale, la separazione ha inevitabilmente ricadute sull’intero sistema famigliare, in particolar modo sui figli i quali i si ritrovano a dover vivere la separazione.

Spesso i genitori mi chiedono se la separazione può causare conseguenze negative sui bambini.

In realtà, contrariamente a quello che si pensa, non è tanto il fatto che mamma e papà si separano a causare disagio e sofferenza a lungo termine quanto piuttosto tutto un corollario di comportamenti negativi che ne caratterizzano l’evento.

Ovviamente i bambini sperimentano sentimenti forti e contrastanti al momento della separazione. Queste emozioni, però, con il tempo, vengono elaborate.

La rabbia diminuisce, il senso di colpa tende a sfumare e le paure vengono meno.

I bambini, lentamente, metabolizzano la separazione di mamma e papà e comprendono che, anche se hanno deciso di lasciarsi, continueranno sempre  a fare i genitori. Il legame con loro, nonostante tutto, rimane immutato.

Le ricerche, invece, evidenziano dei dati interessanti. Le conseguenze negative dovute al fatto che mamma e papà si separano non sono legate all’evento in sé.

Sono situazioni collaterali che esacerbano sentimenti di rabbia, tristezza e senso di colpa a causare sofferenza nei bimbi, portandoli a sviluppare disagi più o meno complessi.

Soprattutto se molto intense e protratte nel tempo, queste situazioni rischiano di ostacolare l’elaborazione della separazione di mamma e papà.

In primis, ciò che causa sofferenza è il conflitto. Prima e dopo la separazione, ciò che fa più male ai bambini è vivere il conflitto tra i loro genitori.

Spesso, anche se si cerca di non litigare davanti ai bimbi, il clima ostile fatto di silenzi e di piccole e grandi ripicche viene respirato dai bambini. Per rispondere a questo clima fatto di rancore e odio, i piccoli spesso sviluppano comportamenti sintomatici, sia di tipo internalizzato che esternalizzato.

I bimbi, infatti, possono chiudersi in sé stessi, sviluppare sentimenti di angoscia e ansia. Altre volte, invece, possono manifestare comportamenti agitati e dirompenti.

Possono esserci regressioni, come ad esempio tornare a fare la pipì a letto. Molte volte, invece, possono presentarsi dolori fisici, come mal di pancia e mal di testa.

È importante ricordare che non sono solo le grandi litigate a far male ai bambini, ma anche i giochi subdoli di potere che mirano a distruggere il coniuge.

Nel conflitto, i bambini vengono spesso strumentalizzati. Vengono coinvolti nelle discussioni e tirati in mezzo per ferire l’altro genitore.

I bambini vengono, così, messi al centro del conflitto. I piccoli vengono usati come arma e come scudo, a seconda delle occasioni e difficilmente si tende a comunicare come si dovrebbe.

Temi come l’educazione, le spese e le incombenze quotidiane nella vita dei figli diventano occasione per farsi la guerra anziché un momento di  condivisione importante per loro, uniche vittime, di un combattimento  spesso senza esclusione di colpi

Alcune volte, non poi così rare, un genitore può addirittura ostacolare in tutti i modi l’altro genitore impedendogli, più o meno esplicitamente, di vedere il bambino. In questo caso l’altro genitore viene escluso dalla vita del figlio.

È importante stare attenti al fatto che le situazioni conflittuali NON si presentano esclusivamente a fronte di una separazione.

A volte, infatti, può capitare che la coppia non si separi, ma che le dinamiche presenti siano molto complesse. In questo caso, anche se la famiglia continua a vivere sotto lo stesso tetto, i bambini sperimentano una scissione, trovandosi in mezzo ad una vera e propria guerra.

Per facilitare la comunicazione tra genitori separati è nata la piattaforma 2houses.com. Interamente tradotta in italiano é disponibile una prova gratuita di 14gg a questo link

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
www.annabellsarpato.com

Quanto costa separarsi? consigli per una separazione serena dall’ex

quand l'un va mal dans une famille - 2houses

Quanto costa separarsi? consigli per una separazione serena dall’ex

Contenere i costi del divorzio può diventare un’impresa complicata.

Puoi otrai alcune regole per evitare di sperperare denaro durante il percorso.

Ecco cosa puoi fare:

1. Mantieni una mentalità “aperta”

L’errore più grande che si tende a commettere quando si incappa in una separazione o in un divorzio è quello di essere troppo rigidi e fermi sulle proprie posizioni e su come dovrebbe essere risolta la questione.

Troppo spesso capita di dare retta ai racconti di “altri”.

Ogni situazione è davvero unica! Diventa importante rimanere “aperti” e disponibili ” a considerare la TUA situazione come unica per arrivare a una soluzione senza scontri. Dimostrarsi ragionevole contribuirà a risparmiare denaro !

2. Lascia le tue emozioni alla porta!

Separazione e divorzio portano con loro un vortice di emozioni. Tristezza e depressione ma anche rabbia e euforia sono spesso i nuovi compagni di viaggio.

Sul finire del percorso, una volta elaborato il  cambiamento, dovresti iniziare a percepire una maggiore sensazione di tranquillità e di pace.

Può essere difficile arrivare velocemente a raggiungere una certa serenità soprattutto quando le ferite della relazione sono ancora fresche ecco perchè è importante rimanere distaccati emotivamente.

3. Non  sostenere inutili contenziosi

Dovrai farti carico di numerose incombenze e scadenze in questo periodo.

Prepara sempre con attenzione la documentazione legale che ti verrà richiesta e aiuta chi ti assiste nella redazione della pratica.

Nel corso di un divorzio è necessario fornire molti documenti per dare supporto al proprio legale. Il miglior modo per risparmiare tempo e denaro é quello di rispondere tempestivamente alle sue richieste senza appesantire il tutto con discussioni inutili con l’EX legate spesso a futili motivi.

4. Impegnati pienamente nel processo di mediazione

La mediazione familiare così come la negoziazione assistita si presentano oggi come tra le migliori soluzioni disponibili nel nostro paese per risparmiare denaro.

La mediazione famigliare e in gran parte anche la negoziazione assistita sono strumenti che offrono alle parti l’opportunità di risolvere il caso al di fuori del Tribunale in un contesto più informale in cui avrai maggiore libertà di optare per soluzioni creative maggiormente idonee alle tue necessità.

Entra con fiducia nelle dinamiche di mediazione e negoziazione per giungere a soluzioni pratiche soddisfacenti.

Ci sono in circolazione molteplici strumenti digitali che possono aiutare una comunicazione fluida in questa fase.

2houses è uno di questi !

attiva subito una prova gratuita e chiedi il codice d’invito ai nostri partners

5. Scegli l’avvocato “giusto”

La scelta del legale è fondamentale!

E’ importante informasi e fare uno screening sulla sua esperienza.

Se puoi parla con chi i si è già rivolto lui e cerca di capire come gestisce le  pratiche e supporta i clienti.

Potrai inoltre verificare la sua reputazione on line e seguire eventuali blog dove il professionista interviene.

Un professionista estremamente litigioso o aggressivo potrebbe non rivelarsi la scelta migliore in quanto il clima di conflittualità tenderà ad aumentare.

Il nostro consiglio è quello di scegliere una persona a cui piaccia negoziare e risolvere il maggior numero di questioni in maniera extragiudiziale.

Ricorda: più problemi saranno discussi in Tribunale più costose saranno le spese legali !

Separazione: 5 idee per ricominciare da se stessi!

divorzio 5 idee per ricominciare

Il periodo che segue una separazione è spesso molto complicato: è il momento di sistemare i vari ambiti della propria vita e di riadattare se stessi alle nuove necessità. Infatti, mentre in una prima fase ci si trova ad affrontare gli aspetti pratici e burocratici che tengono occupata la mente e riempiono il tempo, in una seconda fase si crea lo spazio per far emergere le emozioni rimaste inespresse. E’ in questo momento che si fanno i conti con l’elaborazione del lutto relativo al temporaneo fallimento dei nostri sogni e della nostra idea di famiglia e di futuro.

Quando ci sposiamo, la nostra mente costruisce un’immagine del futuro desiderato, ad esempio quella di una famiglia felice in una casa grande e accogliente, a ricevere amici e a superare insieme tutte le difficoltà della vita. Con la separazione, vanno in frantumi questi sogni ed emergono, dunque, emozioni e pensieri spesso sgradevoli legati al senso di colpa, al fallimento e all’idea di non poter più realizzare i nostri desideri.

Sappiamo, in realtà, che non è così e che i nostri sogni si possono realizzare comunque.

L’aspetto chiave è quello di non perdersi nei pensieri irrazionali e di evitare il “sequestro emotivo” da parte dei sentimenti negativi, allenandosi a riprogrammare la nostra mente mediante strategie ed esercizi specifici.

Vi proponiamo 5 idee per ricominciare positivamente con la vostra vita!

  • Al centro della mia vita ci sono io!

Prendersi un po’ di tempo per sé è un ottimo punto di partenza ed è irrazionale pensare che dedicarsi a se stessi voglia dire essere egoisti, anche quando ci sono i figli. Infatti, un genitore felice è un genitore migliore: è più consapevole e non trasmette, anche involontariamente, le emozioni negative, ma è in grado di creare un clima di serenità condivisa.

Ci sono vari modi per prendersi cura di sé che vanno dall’iniziare a modificare lo stile di pensiero, fino a concedersi del tempo per un percorso psicoterapeutico, o andare in palestra, dedicarsi agli amici o fare un viaggio, tutto finalizzato ad elaborare ciò che non ha funzionato.

  • Sostituisci i “devo” con i “voglio”

Modificare il linguaggio è il primo passo verso il cambiamento personale.

L’imporsi dei “doveri” genera una serie di conseguenze negative per la propria parte emozionale perché ci si sente costretti a fare cose che in realtà non sono obbligate. Chiedersi, prima di tutto, che cosa si vuole fare e sostituire i “devo” con i “voglio” è un’ottima strategia per comprendere i nostri reali desideri e non farsi condizionare da quelli degli altri.

Un ultimo suggerimento è di cercare il più possibile di usare parole positive quando ci rivolgiamo a noi stessi.

  • Allenati al pensiero positivo

Allenarsi a vedere il bicchiere mezzo pieno è un buon esercizio per creare nuovi schemi funzionali di pensiero. Che ci crediate o no, si può imparare ad essere felici!

Ma come possiamo fare?

Iniziare in modo semplice: comprate un bel quaderno o fabbricatene uno, sarà il vostro “Quaderno della positività”. Ogni sera, annotate almeno tre cose che vi hanno colpito durante la giornata per la loro bellezza o per aver generato in voi emozioni positive. Cercate tra i dettagli come un piccolo fiore, una frase di uno sconosciuto, un sorriso, un bel colore. Quando vi verrà spontaneo trovare il bello nel mondo, potete andare oltre e aggiungere almeno tre cose della giornata per cui essere grati come un caffè offerto dal collega, una buona notizia, il fatto che avete un lavoro, ecc.

Può capitare, ovviamente, che arrivi un pensiero negativo: in questo caso, prendetene atto e cercate di spostare l’attenzione su un pensiero o un ricordo che vi rende felici. Con un po’ di allenamento, la vostra vita diventerà sicuramente un po’ più bella!

  • Apriti a nuove conoscenze

Dopo una separazione c’è il rischio di doversi trovare a ricostruire la propria rete sociale e questo, a volte, spaventa o demoralizza. In realtà, ampliare la propria rete di conoscenze, permette di avere un supporto più ampio e concreto in caso di necessità e di sentirsi meno soli. Inoltre, un’altra componente molto importante dell’aprirsi a nuove conoscenze è la possibilità di mettersi in gioco senza troppi pensieri rivolti ai possibili coinvolgimenti futuri, ma esercitandosi a vivere e a godersi il momento presente.

 Elabora un piano per il futuro

Ricominciare a pianificare il proprio futuro significa che stiamo andando avanti e ci stiamo impegnando per ricostruire la nostra vita fatta di nuovi sogni e nuovi desideri.

Potrebbe essere utile fare una lista di obiettivi a breve, medio e lungo termine, concentrarsi sul presente e passare all’azione!

dott.ssa Sarah Pederboni

dott.ssa Alessandra De Sanctis

Psicologia Benessere Torino

Corso F. Ferrucci 101

10138 Torino

www.psicologiabenessere.it

info@psicologiabenessere.it

Tel. 3914386860

Come aiutare chi si separa? Consigli per l’uso

aiuto divorzio

Come possiamo aiutare un amico che si sta separando?

Quando un amico si trova a dover affrontare una separazione può capitare di non sapere come comportarsi e quali parole usare per fargli sentire il nostro supporto.

Ogni separazione è diversa e viene vissuta in modo unico dai protagonisti, ma possiamo seguire alcuni piccoli accorgimenti per stare vicino alla persona che sta attraversando un periodo difficile, se non di vera e propria sofferenza.

Prova a metterti nei suoi panni

Se non sai cosa dire o come comportarti, prova a immedesimarti nel tuo amico. Di cosa avresti bisogno nella sua situazione? Entra in empatia con lui.

Cerca di evitare giudizi sull’ex partner o commenti inutili su ciò che è già accaduto, il passato non si può cambiare e farà solo soffrire di più la persona che stai cercando di aiutare.

Frasi come “ho sempre pensato che la tua ex fosse un’opportunista” oppure “si capiva che non ti amava!”, possono solo peggiorare la situazione facendo sentire il tuo amico uno stupido per non aver capito prima ciò che tutti già vedevano.

La maggior parte delle persone arriva alla decisione di separarsi in seguito a periodi, anche lunghi, di continue liti e rivendicazioni e non ha bisogno di sentire commenti negativi da parte degli amici; questi giudizi sono utili soltanto a riaffermare il senso di fallimento e di perdita che la persona coinvolta potrebbe sperimentare.

È molto importante cercare di rimanere in sintonia con il proprio amico e rispondere con empatia alle sue domande, cercando di immedesimarsi al massimo nella sua esperienza.

Inutile cercare di “risolvere” il suo problema, è molto più utile mettersi in ascolto e offrire supporto senza giudicare. Molto spesso, quello che ci viene richiesto è soltanto una vicinanza emotiva.

Offri il tuo aiuto

Quando ci sentiamo inadeguati a rispondere alle richieste di aiuto e non sappiamo che parole usare, poniamo una semplice domanda che ci aiuterà in maniera inimmaginabile: “cosa posso fare per te?”.

Chiedi al tuo amico come puoi migliorare la sua situazione, chiedigli di che cosa ha bisogno e fai del tuo meglio per aiutarlo ad ottenerlo. Alcune persone vogliono solo essere ascoltate e sfogarsi, altre hanno bisogno di uscire e distrarsi per qualche ora senza pensare alla separazione.

Poni questa domanda al tuo amico più volte nel tempo perchè i suoi bisogni probabilmente cambieranno e tu sarai sempre pronto a sostenerlo!

Tieni presente il tuo ruolo

Se non sei un avvocato, cerca di non dare consigli legali: potresti sbagliare e confondere ulteriormente le idee alla persona che stai cercando di aiutare. Quello che puoi fare è consigliare al tuo amico un buon legale che possa aiutarlo adeguatamente.

Non trasformarti nemmeno in uno psicologo se non hai le giuste competenze, ma cerca di fare solo quello che ci si aspetta da te: l’amico.

Rispetta i confini

Quando vuoi bene a una persona è facile avere la tentazione di prendere le sue difese cercando di screditare l’ex o trasformandosi in detective per scovare prove della sua negligenza. Cerca di non invadere i suoi spazi perché il tuo amico potrebbe sentirsi a disagio per non aver ancora elaborato una separazione psicologica dall’ex.

La separazione è un processo che può essere molto doloroso e la maggior parte delle persone desidera mantenerne i dettagli privati, specialmente quando ci sono bambini coinvolti. Se il tuo amico condivide dettagli sensibili, impegnati a rispettare la sua fiducia e a mantenere la sua privacy.

Cerca di essere paziente

Le separazioni possono richiedere molto tempo per essere elaborate ed accettate anche a livello psicologico. Cerca di essere comprensivo se vedi che il tuo amico fa fatica ad andare avanti, ogni persona ha i suoi tempi per elaborare il distacco.

Teniamo presente che la separazione non riguarda unicamente l’ex partner, ma anche l’idea che ci si era fatti del proprio futuro, dei propri piani e delle proprie certezze.

Includilo nella tua vita sociale

Spesso le persone separate si trovano a dover gestire le amicizie che avevano in comune con l’ex partner. Alcuni amici scompaiono perché si schierano, per imbarazzo o perché scoprono di non avere niente in comune oltre all’ex partner. Questo cambiamento nell’ambito relazionale può portare il vostro amico a trovarsi da solo, procurandogli una maggiore sofferenza.

Cerca di includerlo nella tua vita sociale, presentagli i tuoi amici, invitalo ad uscire più spesso; in questo modo lo aiuterai a non cadere in una spirale di negatività che potrebbe portarlo a chiudersi verso il mondo esterno. Sentire di avere una rete sociale di supporto è fondamentale per poter andare avanti dopo un momento difficile.

In conclusione..

Non esiste la ricetta per sostenere un amico che sta attraversando una separazione, le emozioni e il processo di guarigione sono intimi e personali, ma la tua vicinanza sarà un ingrediente basilare per aiutarlo ad affrontare il cambiamento e ad andare avanti nella vita con serenità.

Dott.ssa Sarah Pederboni
Psicologa Psicoterapeuta – Terapeuta EMDR

La piattaforma digitale in soccorso di genitori separati e divorziati: un nuovo inizio per l’Italia ?

blended families and step-parenting - 2houses

La cultura bigenitoriale stenta a farsi strada nella nostra nazione così come stenta ad attecchire l’uso di una piattaforma digitale in soccorso di genitori separati e divorziati . 

Complici una normativa inadeguata e un’opinione pubblica che solo ora sta prendendo coscienza di quale sia la reale situazione in Italia in tema di separazione e divorzio.

In Canada, USA, Belgio e nelle altre nazioni dove sono attivi e fruibili istituti di A.D.R.,  i contratti prematrimoniali e, dove il coparenting è al centro del diritto di di famiglia, migliaia di famiglie hanno già usato almeno una volta questi strumenti  che sempre più spesso grazie al digitale mirano alla valorizzazione delle relazioni parentali tant’è che già si parla di FamTech .

Mentre in Italia sono ormai evidenti gli effetti di un economia del divorzio che sta lentamente devastando intere generazioni

i tribunali di Canada e Usa caldeggiano l’utilizzo di una qualche piattaforma digitale per favorire le comunicazioni tra ex a sostegno di una diffusa cultura bigenitoriale.

Era il 4 Gennaio 2016 quando le principali testate italiane riportavano con un certo clamore la notizia inerente l’arrivo della versione italiana di 2houses.com:

App e sito web nati per migliorare l’organizzazione e la vita delle famiglie con genitori separati.

Ricordo con piacere le giornate frenetiche che hanno preceduto l’immissione on line  del sito web e dell’App che  si è arrivati a rendere disponibile grazie alla collaborazione di un gruppo di amiche e amici che da sempre supportano il progetto con attività di volontariato.

Era chiaro sin dal principio quanto la strada fosse in salita nonostante la nobile mission :

sostenere la divulgazione di una cultura bigenitoriale ampia che, grazie a comportamenti attivi da parte di ambedue i genitori , fosse in grado di favorire l’interscambio di informazioni e la condivisione di notizie, pensieri e immagini dei propri figli con beneficio nello sviluppo psicofisico della prole”.

La piattaforma si proponeva come un nuovo strumento di bigenitorialità troppo innovativo per un paese dove la cultura bigenitoriale era agli albori e pertanto venne “liquidato” velocemente con una certa superficialità dagli addetti ai lavori.

Arrivarono le critiche da ogni fronte: tutti in coro si domandavano come potesse un’ App sostituirsi al dialogo tra due genitori che, nonostante i fanciulli, mal si sopportano e dimenticano di pensare al loro benessere.

Specialmente nei casi di separazione giudiziale dove vecchi rancori mai sopiti si rappresentano sotto forma di pretese, ingiustizie e ripicche pareva impossibile trovare spazio concreto per una piattaforma innovativa tra l’altro già molto diffusa nel resto del mondo.

Noi decidemmo di andare avanti e di credere nel progetto anche perché ben sapevamo che non era l’App a essere fallimentare ma bensì che la normativa in tema di separazioni e affidi fosse da rivedere e mal rispondesse alle esigenze sociali della nazione.

Balzo’ subito agli occhi l’inapplicazione concreta di una Legge, la n. 54 del 2006

Tale legge, sebbene sancisca il diritto del minore a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori,  nella realtà dei Tribunali trasforma un procedimento di separazione in un affido che, di condiviso, ha davvero poco.

In Italia ogni anno ci sono più di 80.000 divorzi e 90.000 separazioni e solo l’1% di questi vede coinvolti i figli in un affido materialmente condiviso!

L’ ostacolo allo sviluppo della piattaforma era ormai evidente; arrivava proprio dalla mancata applicazione della normativa e da norme che non tenevano in dovuto conto il nuovo indirizzo giurisprudenziale e culturale in tema di co-parenting.

Una nazione, quella in cui viviamo, che nonostante la ratifica della legge  27 maggio 1991, n.176 inerente la Convenzione sui diritti del fanciullo  è stata più volte condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per inapplicazione del diritto alla bigenitorialità.

Nazione, l’Italia, che rimane fanalino di coda del mondo industrializzato per quanto riguarda questo tema.

Mentre da un lato la L 54/2006 prevede all’art. 115 che:

“il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori”

nella realtà del quotidiano tutti noi assistiamo al continuo omologarsi di separazioni consensuali che individuano un genitore collocatario e un secondo genitore“a intermittenza” che potrà offrire ai suoi figli, se fortunato, una frequentazione fatta di week-end alterni e di qualche ora di visita infrasettimanale.

Se poi si entra nel merito delle separazioni giudiziali troppo spesso sono i fanciulli a pagare il costo di un sistema che condiziona il diritto alla bigenitorialità e li usa come ostaggi per assecondare interessi di potenti lobby che, col sistema “divorzificio” hanno fatto la loro fortuna.

Alcuni genitori, davvero pochi a dire la verità, illuminati e consapevoli dell’esistenza di norme quantomeno inapplicate, tendono in maniera costruttiva a farsi aiutare da un mediatore o da uno psicoterapeuta riuscendo così a mettere al centro l’interesse della prole e lasciando da parte inutili rivendicazioni e rabbia.

A loro va il plauso di testimonianza in quanto è proprio grazie a pochi “illuminati”, in grado di uscire da schemi precostituiti o imposti dal sistema, che lentamente si sono accesi i riflettori sul tema della bigenitorialità permettendo così l’apertura verso una nuova strada.

Purtroppo, nostante tutto, gli strumenti di cogenitorialità, anche digitale, di pari passo con quelli normativi, stentano ad entrare nell’uso quotidiano il che non fa altro che evidenziare quanto sia ancora necessario aprire al cambiamento.

Che il cambiamento sia in atto lo dimostrano alcune pronunce di Cassazione le quali in maniera innovativa abbandonano il principio della maternal preference  per favorire quello del gender neutral child custody, che si basa sulla neutralità del genitore affidatario, che puo’ ora essere sia il padre, sia la madre, in base al solo preminente interesse del minore.

Nelle nazioni evolute che hanno una cultura di bigenitorialità profonda e rispettosa dei fanciulli si assiste a una continua valorizzazione del principio di piena bigenitorialità e di pari passo si possono trovare molteplici studi scientifici che dimostrano come i figli di genitori separati che passano almeno il 35% del tempo con ciascuno di essi godranno di una vita migliore rispetto a a quelli che non potranno farlo. In particolare :

  • – Avranno migliori relazioni sia con la madre che con il padre;
  • – Andranno meglio a scuola e prenderanno voti migliori;
  • – Godranno di una migliore salute psicologica e saranno socialmente inseriti;
    – Saranno meno propensi a fumare, drogarsi e bere;
  • – Saranno meno propensi a soffrire di depressione, ansia e altri problemi legati allo stress.

Finalmente assistiamo in queste ore a una vera e propria rivoluzione basata sul criterio di “gender neutral child custody” .

Naturalmente, laddove tale criterio trova applicazione si assiste parallelamente a una diffusione nell’utilizzo di piattaforme di c.d. mediazione digitale e, cosa ben più importante, il perdurare di rapporti sereni tra famiglie di genitori separati, ivi compresi i tanto mistrattati nonni spesso vittime di alienazione .

Belgio, Svezia,  Canada e Usa sono le nazioni dove la cultura bigenitoriale è nata per prima e dove oggi ha messo le sue radici;  è proprio in questi paesi che strumenti come 2houses.com vengono indicati dalle Courts come piattaforme utili allo sviluppo di un dialogo costruttivo tra genitori atto a favorire la serenità psicofisica del minore.

Anche da noi non mancano i segnali di una “virata” in favore del criterio della neutralitàE’ recente la Sentenza 2945 del 2/11/2018 presso il Tribunale di Firenze  dove il Giudice si pronuncia chiaramente per:

a) un affidamento condiviso del minore a entrambi i genitori;

b) il mantenimento diretto da parte di entrambi i genitori;

c) un obbligo di contribuzione in pari misura delle spese straordinarie;

Altre sentenze simili sono già state emesse presso vari Tribunali forse anche alla luce dei riflettori puntati sul DDL 735 ,norma tanto discussa, attualmente all’analisi del Senato per la discussione.

Senza entrare troppo nel merito del testo sopra citato ci piace pensare che la cultura bigenitoriale stia lentamente divenendo un valore condiviso anche perchè l‘esigenza di questa nazione è reale e tangibile così come lo è la sofferenza delle tante famiglie che ogni giorno toccano con mano il problema.

Noi temiamo che la sopportazione delle persone sia ormai arrivata al limite e che la richiesta di giustizia che giunge da più parti potrà essere soddisfatta solo rivedendo nel suo insieme la normativa in tema di affidi così come le norme che regolano le attività dei Servizi Sociali e delle strutture a supporto delle Famiglie

L’augurio che possiamo farci per questo 2019 appena iniziato è che si arrivi presto a parlare anche in Italia di bigenitorialità in maniera seria e concreta a prescindere dai colori politici e dalle risse da stadio che ogni importate riforma si trascina dietro.

Solo con una riforma condivisa e realizzata nel vero interesse del minore e delle famiglie anche le piattaforme digitali come la nostra potranno finalmente esprimere il proprio reale supporto alla cultura bigenitoriale.

Alfonso Negri

2houses.com

Costi del divorzio: 5 consigli su come contenerli ?

separazione consensuale costi

Contenere i costi del divorzio può diventare un’impresa complicata. Potrai seguire alcune regole per evitare di sperperare denaro durante il percorso.

Ecco cosa puoi fare:

1. Mantieni una mentalità “aperta”

L’errore più grande che si tende a commettere quando si incappa in una separazione o in un divorzio è quello di essere troppo rigidi e fermi sulle proprie posizioni e su come dovrebbe essere risolta la questione. Troppo spesso capita di dare retta ai racconti di “altri”. Ogni situazione è davvero unica! Diventa importante rimanere “aperti” e disponibili ” a considerare la TUA situazione come unica per arrivare a una soluzione senza scontri. Dimostrarsi ragionevole contribuirà a risparmiare denaro !

2. Lascia le tue emozioni alla porta!

Separazione e divorzio portano con loro un vortice di emozioni. Tristezza e depressione ma anche rabbia e euforia sono spesso i nuovi compagni di viaggio. Sul finire del percorso, una volta elaborato il  cambiamento, dovresti iniziare a percepire una maggiore sensazione di tranquillità e di pace. Può essere difficile arrivare velocemente a raggiungere una certa serenità soprattutto quando le ferite della relazione sono ancora fresche ecco perchè è importante rimanere distaccati emotivamente.

3. Non  sostenere inutili contenziosi

Dovrai farti carico di numerose incombenze e scadenze in questo periodo. Prepara sempre con attenzione la documentazione legale che ti verrà richiesta e aiuta chi ti assiste nella redazione della pratica. Nel corso di un divorzio è necessario fornire molti documenti per dare supporto al proprio legale. Il miglior modo per risparmiare tempo e denaro è quello di rispondere tempestivamente alle sue richieste senza appesantire il tutto con discussioni inutili con l’EX legate spesso a futili motivi.

4. Impegnati pienamente nel processo di mediazione

La mediazione familiare così come la negoziazione assistita si presentano oggi come tra le migliori soluzioni disponibili nel nostro paese per risparmiare denaro. La mediazione famigliare e in gran parte anche la negoziazione assistita sono strumenti che offrono alle parti l’opportunità di risolvere il caso al di fuori del Tribunale in un contesto più informale in cui avrai maggiore libertà di optare per soluzioni creative maggiormente idonee alle tue necessità. Entra con fiducia nelle dinamiche di mediazione e negoziazione per giungere a soluzioni pratiche soddisfacenti. Ci sono in circolazione molteplici strumenti digitali che possono aiutare una comunicazione fluida in questa fase; 2houses è uno di questi ! attiva subito una prova gratuita e chiedi il codice d’invito ai nostri partners

5. Scegli l’avvocato “giusto”

La scelta del legale è fondamentale! E’ importante informasi e fare uno screening sulla sua esperienza. Se puoi parla con chi i si è già rivolto lui e cerca di capire come gestisce le  pratiche e supporta i clienti. Potrai inoltre verificare la sua reputazione on line e seguire eventuali blog dove il professionista interviene. Un professionista estremamente litigioso o aggressivo potrebbe non rivelarsi la scelta migliore in quanto il clima di conflittualità tenderà ad aumentare.

Il nostro consiglio è quello di scegliere una persona a cui piaccia negoziare e risolvere il maggior numero di questioni in maniera extragiudiziale. Ricorda: più problemi saranno discussi in Tribunale più costose saranno le spese legali !

Le spese non concordate in caso di separazione

tips for divorcing parents - 2houses

Le spese non concordate per i figli in caso di separazione e divorzio sono da sempre l’argomento principe di discussione tra genitori separati.

Spese concordate, non concordate,  il dentista e tante altre spese possono diventare argomento di grande discussione Come affrontare la questione senza arrivare direttamente allo scontro?

Negli anni i vari Tribunali hanno dato vita a protocolli d’intesa tra magistrati e avvocati dove vanno a confluire le casistiche più comuni anche realtivamente alla gestione vera e propria del Processo in materia di Diritto di Famiglia.

In teoria, l’adesione al Protocollo dovrebbe poter snellire il lavoro del Tribunale oltre che rendere conoscibile e noto a chi ne ha necessità il modus operandi quando ci si trova innanzi alla questione.

I “protocolli” sono facilmente rintracciabili on line ma abbiamo pensato di riunirli in un unico post per rendere fluida la consultazione a tutti coloro che ne hanno interesse e soprattutto ai genitori separati.

Ci auguriamo di poter aggiornare questa pagina mano a mano che arriveranno nuove convenzioni  anche se secondo noi sarebbe utile una maggiore coerenza e coordinazione a livello nazionale.

La grande novità di questi ultimi mesi è l’ingresso nelle aule dei Tribunali dell’ delle app per genitori separati e di altri strumenti digitali in grado di attenuare, se non propriamente di ridurre il conflitto.

Nessun protocollo ad oggi ne tratta espressamente ma siamo certi che questo accadrà presto visto che le separazioni che recepiscono 2houses o altre piattaforme come la nostra argomento di grande attualità.

per scaricare i documenti in elenco basta farci click sopra:

Protocollo spese figli Torino

Protocollo_Asti_separazioni

decisamente da non perdere! :  Tribunale di Brindisi Linee Guida Famiglia

Salerno Protocollo Separazione

Perugia_protocollo-per-il-processo-di-famiglia

per integrare potete mandarci le segnalazioni a: alfonso@2houses.com

 

 

Famiglia allargata? come organizzarne la gestione al meglio?

divorce is bad for children - 2houses

La famiglia allargata può fruire della piattaforma 2houses? e se si in che modo?

Nella mia famiglia allargata ci sono 2 bambini con madri diverse; la piattaforma 2houses può aiutarmi nella gestione e organizzazione dei tempi di visita e incontro oltre che nella contabilità ordinaria

Certo! Parti dalla piattaforma web (no app) e dopo aver fatto il login con la tua user e password crea due differenti nuclei famigliari (1 per ciascun figlio) a questo link:

https://tools.2houses.com/families

ti troverai di fronte alla schermata di gestione delle “famiglie”.

Clicca su Nuova famiglia. inserisci nome e cognome dell’altro genitore,

Assegna ciascun figlio in capo alla famiglia di origine e invita l’altro genitore

Segui ora tutti i passi della prima registrazione a 2houses (che avrai già fatto in precedenza quando hai impostato per la prima famiglia il calendario condiviso, i giorni di vista etc etc – le spiegazioni a questo link Prima registrazione )

Invita, inserendo la sua email, l’altro genitore a entrare in 2houses

Il genitore che hai invitato riceverà una email o un link per entrare.

Un unico account per la gestione di tutta la famiglia allargata!

invita l’altro genitore della tua famiglia allargata e offrigli subito 7 gg di prova gratuito dell’account 2houses (disponibile anche app per Ios e Android)

 

 

Come gestire l’area “Finanze” in caso di separazione ?

2houses finanze
L’area Finanze di 2houses è uno degli strumenti più utili e utilizzati della nostra piattaforma
2houses è una piattaforma totalmente autonoma dove la libera iniziativa dei genitori è il cuore delle attività di collaborazione, condivisione e comunicazione tra EX.
Gli strumenti creati per sostenere le attività di condivisione prevedono varie forme in particolare l’area FINANZE da evidenza a tutte le spese effettuate per i propri figli e le suddivide per categoria e per periodo.
Vediamo ora come funziona :
Ogni genitore deve inserire le spese che ha pagato (i soldi che effettivamente ha versato indipendetemente dalla competenza).
Prima dell’inserimento sarà necessario creare le Categorie e questo potrà essere fatto partendo dall’area Finanze/Panoramica e andando a fare click sulla rotella in alto e destra “Gestisci Categoria”
Puoi creare una nuova categoria di spesa, ad esempio abbigliamento, facendo click sulla rotella a dx- Potrai ora impostare i dettagli della nuova categoria; ad esempio potrai imputare la percentuale di carico su un solo genitore al 100% oppure su entrambi (50%). Se una certa spesa grava solo su uno il valore da imputarsi sarà del 100%.
All’atto dell’inserimento di una spesa la piattaforma farà automaticamente il conteggio e dividerà la spesa tra i due genitori. Se imposti che il 100% di una categoria grava solo su di te, questa non verrà caricata sull’altro genitore e in sede di calcolo del saldo non sarà presa in considerazione.
Attenzione : Il sistema parte dal presupposto di calcolo secondo il quale IL GENITORE CHE INSERISCE LA SPESA L’HA EFFETTIVAMENTE PAGATA VERSANDO il denaro della transazione.
Partendo da tale presupposto LA PIATTAFORMA imputerà le spese su ciascun genitore  SUDDIVIDENDOLE PER LE REALI percentuali di gravame. LA PIATTAFORMA RESTITUISCE IL RISULTATO NELL’AREA SALDO” a Dx dello schermo e qui si vedrà esclusivamente quanto 1 genitore deve all’altro PER FAR TORNARE IL PAREGGIO DI BILANCIO (ZERO)

(alcune spese potrebbero comunque non gravare su di lui in base alle impostazioni date nell’area Gestisci Categorie).

A questo punto il genitore che è in DEBITO (la piattaforma lo comunica dando evidenza sotto all’importo di Saldo a una notizia di questo tipo “Per far bilanciare i conti, X ti deve 15,00 €”) per far bilanciare i conti non dovrà fare altro che entrare in  FINANZE/SALDO e cliccare sul pulsante verde in alto a destra “Aggiungi un nuovo pagamento”.

N.B QUESTA SEZIONE DEVE ESSERE UTILIZZATA PER FAR BILANCIARE L’ACCOUNT e non per inserire nuove spese! 

Il cogenitore che risulta in debito con l’altro una volta effettuato il pagamento di RIMBORSO lo comunicherà all’altro condividendo la notizia.

La casella di spunta che si vede quando si inserisce una nuova spesa nell’area GESTIONE CATEGORIE e nell’area SPESE e che ci chiede se l’importo è “Soggetto a un rimborso” dovrà essere spuntata solo nel caso in cui si tratti di una spesa che verrà rimborsata da entri terzi quali ad esempio un’assicurazione sanitaria o altro tipo di tutela; NON deve essere spuntata se il rimborso sarà  effettuato dall’altro genitore.

 Se una spesa si evidenzia come “in sospeso”, questa non viene conteggiata sul bilancio finale sino a quando non sarà accettata o rifiutata.
Voi provare come funziona la piattaforma e non ti sei mai iscritto prima?
Usa in sede di registrazione il codice 6MESIPRO avrai sei mesi gratis di utilizzo.
Dacci il tuo parere!

Prima registrazione e codice invito: entra!

2 houses codice

Segui la procedura per registrarti la prima volta a 2houses e eventualmente fruire del codice invito che ti ha consegnato il tuo Professionista di fiducia.oppure

Entra nell’area di registrazione cliccando su Iscriviti Subito potrai:

a) registrarti con FB

b) entrare con Google+

c) utilizzare il tuo indirizzo email.

Se scegli quest’ultima modalità procedi così:

 

1) inserisci nel box il tuo indirizzo email

2) crea una password e confermala;

3) spunta nel box di registrazione la voce accetto le condizioni contrualli e d’uso del servizio

4) spunta il box inerente la ricezione di email da parte di 2houses. 

A questo punto Clicca  su “Registrazione”

Ti troverai in una schermata dove il sistema in automatico fornirà la tua “time zone”, la spunta inerente alla tua lingua (in questo caso l’Italiano), il formato di data e ora (potrai variare se lo necessiti).

Clicca sul pulsante blu “Passaggio successivo”

Completa con i tuoi dati

Ti verrà richiesto nome e cognome dell’altro genitore (ossia dell’altra persona che utilizzerà 2houses con te, potrai inserire l’indirizzo mail per invitarlo ad entrare nell’account successivamente):

arriverai alla schermata inerente i dati di tuo figlio/a; se hai più di un figlio/a aggiungi il nominativo cliccando sul pulsante verde aggiungi bambino.

Inserisci i dati di tuo figlio/a; se hai più di un figlio/a aggiungi il nominativo cliccando sul pulsante verde aggiungi bambino:

Conferma la procedura facendo click sul pulsante invia. La schermata che ti verrà proposta è questa:

2houses codice invito

Se sei in possesso di un codice d’invito potrai beneficiare di un’estensione del tuo periodo di prova gratuito (chiedi al tuo Avvocato, Mediatore o Psicoterapeuta).

Per sfruttare il codice d’ invito vai col mouse sull’area azzurra (hai ricevuto dal tuo Professionista di fiducia un codice d’invito? inseriscilo qui!) evidenziata dalla freccia rossa e cliccaci sopra.

 Ti troverai di fronte ad una schermata dove ti verrà richiesto di inserire nell’area preposta il codice  che ti hanno consegnato o che hai trovato sulla nostra guida: 10 regole per una sana bigenitorialità  

2 houses codice

in automatico il tuo abbonamento riceverà un estensione di prova per il periodo assegnato al codice.

Per sapere di più delle nostre iniziative consulta l’elenco dei Professionisti che ci supportano, e chiedi a loro!