Quello che gli avvocati familiaristi non dicono è che le competenze richieste da chi si rivolge a loro per separarsi o divorziare, spesso e volentieri, non sono squisitamente di natura tecnico-giuridica ma altrettanto sovente anche di carattere psicologico.
Cosa significa in concreto?
Significa che le coppie che attraversano una crisi famigliare e che si rivolgono all’avvocato non solo hanno la necessità di regolamentare gli aspetti personali e economico patrimoniali e/o dell’affidamento dei figli, ma si trascinano dietro un’inevitabile serie di fardelli psicologici.
Aspetti questi che, se non rielaborati nel modo corretto, rendono difficile un’efficace messa a fuoco degli obiettivi da parte del legale che li assiste.
Mi occupo di separazione e divorzio da tempo e, sebbene ormai avvezza alla scrematura delle emozioni, mi spiace dover rimarcare che normalmente un legale è per sua natura privo delle competenze adatte per dipanare la matassa dal punto di vista psicologico.
Capita spesso che all’avvocato venga trasferito questo ‘carico emotivo‘ congiuntamente a un’ altra serie di informazioni che, tutte assieme, finiscono per confondere le acque e minare il lavoro del legale.
E’ molto il tempo speso a passare al setaccio quello che è lecito chiedere alla controparte da ciò che, tutto sommato, rappresenta un dettaglio privo di sostanziale rilievo giuridico che per il cliente assume però proporzioni notevoli.
Quando mi accorgo dell’esistenza di un groviglio emotivo e soprattutto nelle fasi iniziali, specie quando si hanno figli, sempre più spesso mi trovo a concludere che la strategia più efficace per superare i conflitti sarebbe quella di affiancare al legale lo psicologo specializzato in crisi della coppia.
Le ragioni sono diverse, ma prima di tutto suggerisco questa soluzione perchè sono convinta che serva a ridurre il livello di tensione fra marito e moglie a beneficio degli equilibri interni del nucleo famigliare e prima di ogni cosa a salvaguardia del benessere dei figli.
In presenza di un supporto psicologico, dovrebbe risultare più semplice raggiungere gli obiettivi di entrambe le parti e raggiungere un accordo evitando il contenzioso.
Infine, allontanando la parte emotiva dalla questione e raggiungendo un accordo soddisfacente senza passare da un processo, si riuscirebbe quindi anche a contenere i costi di una separazione o divorzio giudiziale, che tendono a essere pittosto elevati.
Secondo la mia esperienza varrebbe quindi la pena d’ investire in uno psicologo, questo sia umanamente che in termini economici, al posto di spendere fortune in battaglie legali epiche un cui non ci sono vincitori nè vinti e tutti ne escono con le ossa rotte.
Un atteggiamento volto alla mediazione è imprescindibile nei confronti dei figli che già devono sobbarcarsi il primo vero grande lutto della loro vita e che spesso sono coinvolti in conflitti estenuanti.
Sono convinta che gli operatori devono imparare a creare delle sinergie.
Avvocati e psicologi della famiglia insieme per cercare di promuovere sempre di più una cultura della negoziazione.
La strada verso una separazione sana è lunga e difficile ma con un po’ di volontà e con un sano spirito di collaborazione, sia tra professionisti che tra genitori, é possibile giungere a un buon accordo nell’interesse di tutti e principalmente del minore
Studio Legale Carbone
Avvocato Alessandra Carbone
Tel. (+39) 338.18.12.439
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